Sega MegaDrive

 

 
Nell'autunno del 1988 Sega presento' in Giappone il successore del suo Master System: MegaDrive. Questa console attiro' subito l'attenzione del mercato per le sue caratteristiche hardware superiori a tutti gli altri sistemi casalinghi.
Si trattava infatti della prima macchina totalmente a 16-bit ( PC-Engine utilizza solo un coprocessore a 16-bit, mentre il suo cuore e' a 8-bit). Le specifiche sono: CPU Motorola 68000 a 7.8 Mhz affiancata da un processore Z80 a 4Mhz usato per il sonoro, 64Kb di RAM e 64 possibili colori su schermo da una palette di 512.
Grazie a questo hardware la console e' in grado di gestire grafica con una risoluzione ed una velocita' notevolmente superiori a quelle dei diretti concorrenti (PC-Engine e Famicon). Per sottolineare la velocita' del sistema (la "Sonic Technology" come veniva orgogliosamente definita da Sega) fu appositamente sviluppato un gioco platform frenetico e coloratissimo: Sonic.
Il personaggio principale del gioco (Sonic) divenne mascotte dell'azienda ed il programma fu la prima killer application del MegaDrive.
La potenza della macchina e le ottime strategie di marketing di Sega permisero al Megadrive di diffondersi rapidissimamente e di riscuotere un enorme successo. Incoraggiati dalle vendite i dirigenti Sega decisero di esportare negli States la macchina.
Nell'autunno 1989 appare sugli scaffali dei negozi di giocattoli americani Sega Genesis, la versione USA del MegaDrive: l'unica differenza tra i due sistemi e' il nome. Grazie ad una campagna promozionale particolarmente aggressiva ed azzeccata il sistema Sega riesce a superare la concorrenza del temibile TurboGrafx-16 ed a riscuotere un grande successo anche qui..
1990. Sega esporta ufficialmente in Europa MegaDrive. Visto il successo riscosso dal Master System in questo mercato, per assicurarsi una maggiore diffusione del nuovo prodotto, Sega lancia un interessante add-on: l'adattatore per utilizzare le cartucce MasterSystem sul MegaDrive. Grazie anche a questa idea, ma soprattutto alle allettanti caratteristiche della macchina, anche nel Vecchio Continente il sistema Sega riscuote un ottimo successo.
Intanto NEC, per rispondere alla concorrete che si stava pericolosamente affermando, lanciava il suo lettore di CD per PC-Engine. L'add on, oltre a permettere la lettura dei CD fornisce alla console un incremento della potenza di calcolo.
Visto l'interesse del pubblico verso questa periferica, Sega sviluppa un componente analogo per MegaDrive.
Autunno 1991. Sega presenta in Giappone MegaCD. La macchina oltre a permettere la lettura di CD e CD-Rom, fornisce al MegaDrive ultreriore potenza di calcolo per contrastare il sistema NEC ed il nuovo nato di casa Nintendo: SuperFamicon.
L'hardware della periferica consiste in un lettore di CD 1X (150K/sec) con 120 Kb di cache, una CPU Motorola 68000 a 12 Mhz e 6 Mbits di Ram. Questo hardware aggiuntivo, insieme ad alcuni chipset dedicati riesce a gestire gli effetti di zoom, rotazione, e manipolazione dell'immagine proprio come il popolare il "Mode-7" che ha fatto la fortuna del SuperFamicon.
L'anno successivo (Novembre 1992) MegaCD esce in USA con il nome di "Sega CD". Nel 1993 viene lanciata la versione europea. A causa di un chip di protezione le tre versioni non sono compatibili.
La curiosita' dei clienti ed il prezzo abbordabile della periferica causano un iniziale successo della macchina, ma la discutibilissima ludoteca che lo accompagna frena la sua diffusione.
Questo fenomeno e' tuttosommato comprensibile: MegaCD e' infatti un add-on e percio' non e' posseduto da chiunque abbia MegaDrive. Lo sviluppo di giochi appositamente per CD e' quindi molto meno conveniente di quello di programmi su cartuccia, fruibili da chiunque abbia un MegaDrive.
E' conveniente che i giochi su CD siano prodotti senza investimenti troppo grandi, altrimenti si corre il rischio di non recuperarli. E' per questo che si diffondono due tipologie principali di programmi per MegaCD:
  • Versioni migliorate di giochi esistenti su cartuccia: il miglioramento comunque non puo' essere troppo radicale, altrimenti i costi ne risentono. Di solito l'abbellimento si limita al sonoro ed allo sfruttamento sporadico di effetti permessi dall'hardware della periferica.
  • Programmi dedicati al supporto CD ma a basso costo di sviluppo, come ad esempio i laser games.

E' ovvio che queste due tipologie di gioco in linea di massima non giustificano l'acquisto della periferica e causano un circolo vizioso: una piccola base installata di lettori CD obbliga le software house ad investire poco in giochi dedicati ad essi, i giochi percio' non giustificano l'acquisto di una nuova periferica e ne minano la diffusione.
E' doveroso comunque ricordare che qualche raro caso di gioco interessante per MegaCD e' esistito (ad esempio Silpheed, uno sparatutto a scorrimento verticale che utilizza le capacita' hardware della periferica per gestire una grafica notevole per l'epoca).

1993. Le vendite di MegaCD stanno scendendo paurosamente. A causa della cronica mancanza di titoli, molti possessori di questo add-on voglino sbarazzarsene. Sega cerca di rilanciare questo prodotto introducendone una seconda versione: MegaCD2. L'hardware e' lo stesso del MegaCD ma il design e' piu' compatto ed il prezzo piu' allettante. Non basta.
Nintendo ha sottratto quote di mercato a Sega e il SuperNES diventa sempre piu' popolare e diffuso.
Sega decide cosi' di riportare l'attenzione del mercato sulla sua creatura lanciando una seconda versione del MegaDrive (MegaDrive2: stesse caratteristiche del predecessore ma nuovo design) ed una nuova periferica: 32X.
Si tratta di una espansione da inserire nello slot per le cartucce. Essa apporta un notevole miglioramento delle prestazioni hardware grazie a 2 processori RISC 32-BIT a 23Mhz, un processore 68000 addizionale a 7.8 Mhz, 64Kb di memoria e la possibilita' di visualizzare fino a 32,768 colori su schermo.
Novembre 1994. Negli Stati Uniti esce 32X. Visto che anche questa periferica e' opzionale, nascono gli stessi problemi del MegaCD ed i giochi sviluppati sono mediocri e di scarso interesse. Anche a causa del prezzo non accessibilissimo questa espansione ottiene un'accoglienza piuttosto fredda. Anziche' spendere i propri soldi per questo poco attraente accessorio, la maggior parte dei clienti preferisce attendere l'uscita della nuova macchina Sega oramai annunciata da tempo: Saturn.
La tecnologia MegaDrive non viene comunque abbandonata: sulla base del suo hardware viene realizzata per il mercato statunitense la nuova console portatile Sega: Nomad. Questo gioiello dell'elettronica ha le stesse caratteristiche del Genesis ed usa le stesse cartucce. Ha un connettore per collegare un Joypad esterno, uno schermo LCD ad alta definizione e la possibilita' di collegare il sistema al televisore. Questa console ha pero' due inconvenienti: il consumo massiccio di energia ed il prezzo elevato.
A causa di essi la macchina non ottine il successo sperato e non viene percio' esportata in Giappone ed in Europa. Peccato..
 

Caratteristiche Tecniche

 

Sega Genesis

Produttore: Sega
Modello Mega Drive (Mega Drive I, Genesis)
Released: 1989
Processore MC 68000, 16/32 Bit (+ Z80, 8Bit, 4Mhz)
Mhz: 7.8
RAM: 136 KB (64 KB RAM, 64 KB Video-RAM, 8 KB Sound-RAM)
Supporto Cartucce
Risoluzione: 320x224
Colori: 64 of 512
Sonoro: 10 Channel, stereo, 20 Khz
Porte: Expansionport, Cartridgeslot, 2 Joystick-Ports, Headphone
Joypad: 2, digital, 3-6 Firebutton
Venduto: worldwide
Accessori: second Joypad, Mega CD I, 32X

 

Genesis II

 

Master System Adapter

 

 

Genesis III!!!

 

 

32X

 

MegaCd e MegadriveII

 

My Games

 
     
Game Title Sofware House Manuale Box
Sonic Sega No No
Sonic Jap Sega No No
Pacman 3D Tengen No No