GameBoy Color |
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La Nintendo sin dal progetto GameBoy valutò
l'ipotesi di proporre una console a colori. I veri problemi erano dati dai
costi di produzione e dalla scarsa autonomia che garantivano le console
dotate di schermi Lcd retroilluminati (Lynx e Game Gear hanno messo bene in
evidenza questo particolare..). Il progetto continuò negli anni, tant'è che
si arrivo ad uno studio per una console con schermo a colori a 32Bit
retrocompatibile con il sofware gameboy (anni dopo avrebbe portato al
Gameboy Advance, ed ora SP retroilluminato). Ma prima di fare questo salto
così netto, la Nintendo considerò di mantenere inalterato l'Hardware e di
dotare la nuova console di uno schermo Lcd a colori non retroilluminato, in
grado di fornire qualità e allo stesso tempo autonomia. La Nintendo fece esordire il nuovo GameBoy Color Il 21 ottobre del 1998 in Giappone e il 18 novembre in Nord America. Il nuovo Gameboy permetteva di ridare vita ai vecchi giochi in B/N dotandoli di colori (da una paletta di 13), ed in più uscirono nuovi titoli dedicati esclusivamente alla nuova console. Altre innovazioni furono la porta infrarossi, che eliminava lo scomodo utilizzo del cavo. Il Color ebbe (ed ha tutt'ora) un buon impatto sul mercato(favorito anche, soprattutto, dalla retrocompatibilità col vecchio sofware ), con ottimi titoli, tra cui riedizioni a colori (come Zelda Dx), ma soffriva dei limiti dell'Hardware oramai vecchio di 10 anni..(sono cambiati solo la Ram, una gestione diversa della Cpu e lo Schermo rispetto al caro vecchio GB)..tant'è che 3 anni dopo fu affiancato dall'attuale GB Advance, un vero salto generazionale.. |
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Caratteristiche Tecniche |
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